Curatori: Uberto Motta, Stefania Baragetti, Maria Chiara Tarsi
Biblioteca di Studi e Testi Italiani #7
Si pubblicano in questo volume gli Atti del convegno su Giuseppe Parini svoltosi a Friburgo il 17-18 ottobre 2018. Come recita il sottotitolo, l’idea di partenza è stata quella di sondare lo status della secolare fortuna dell’abate milanese attraverso l’apporto di alcuni riconosciuti specialisti, nell’alveo di un generale rinnovamento degli studi pariniani in particolare, e settecenteschi più in generale, che ha avuto importanti e sintomatiche manifestazioni anche nelle varie sedi universitarie svizzere (tra Ginevra e Basilea, Losanna e Zurigo). A due decenni dalle celebrazioni scientifiche che hanno accompagnato il secondo centenario della morte del poeta, e hanno costituito un fondamentale momento di rilancio delle indagini monografiche, la nuova Edizione Nazionale delle Opere di Parini, promossa dall’Università Cattolica di Milano, dalla Biblioteca Ambrosiana e dalla Biblioteca Nazionale Braidense, ha fornito il punto di convergenza e d’irradiazione delle riflessioni storiche e critiche, anche perché molti degli autori dei saggi qui raccolti sono stati curatori di singole porzioni dell’impresa o membri del comitato scientifico che ad essa ha sovrinteso.
Sullo sfondo dell’identikit (intellettuale, morale e stilistico) del poeta-tipo di metà e secondo Settecento, grazie alle riflessioni che si dipanano in queste pagine, risaltano con forza i margini di incongruenza e originalità del profilo pariniano: a partire dalla sua refrattarietà o impermeabilità ad alcuni dei tratti allora più in voga, come il cosmopolitismo, il commercio epistolare, la moda dei viaggi, il culto della pluralità delle lingue. Non che sia giusto credere a un Parini imbozzolato difensivamente nella sua couche lombarda: occorrerà, piuttosto, riconoscergli una strenua autonomia di giudizio, aliena da ogni stereotipo, formalismo e mondana superficialità, in nome di una perpetua fiducia nel valore politico e civile, morale e pedagogico dell’esperienza letteraria, e al di là di ogni pretesa di dilettantesca autoreferenzialità.
Curatori
Uberto Motta è professore di Letteratura italiana all’Università di Friburgo. Nelle sue ricerche si è occupato soprattutto di autori, forme e temi della tradizione poetica moderna e contemporanea. Tra le sue principali pubblicazioni: Ritrovamenti di senso nella poesia di Andrea Zanzotto (1996), Antonio Querenghi (1546-1633). Un letterato padovano nella Roma del tardo Rinascimento (1997), Castiglione e il mito di Urbino (2003), Quando il ghiaccio si rompe. Esperienze poetiche novecentesche (2017), «Lingua mortal non dice». Guida alla lettura del testo poetico (2020).
Stefania Baragetti è docente a contratto di Letteratura italiana presso l’Università degli Studi di Milano. Si occupa in prevalenza di autori, correnti, questioni e testi dei secoli XVIII e XIX (Accademia dell’Arcadia, Bettinelli, Roberti, Berchet, Carducci). Oltre a volumi, contributi in rivista e atti di Convegni, ha pubblicato con Maria Chiara Tarsi l’edizione critica e commentata delle Poesie varie ed extravaganti di Parini (Pisa- Roma, Fabrizio Serra, 2020).
Maria Chiara Tarsi insegna e svolge attività di ricerca presso l’Università Cattolica di Milano. Si è occupata dell’epistolografia e della tradizione lirica rinascimentale, con particolare attenzione alla scrittura femminile, e di poesia del Settecento. Oltre a saggi in rivista e in volume (Parini, «il verme» e «il Nume villano»: sul tema del lusso nella poesia italiana del secondo Settecento), ha pubblicato il Canzoniere di Michelangelo (2015) e una raccolta di Studi sulla poesia femminile del Cinquecento (2019).
Il libro è parte della Biblioteca di Studi e Testi Italiani, collana di studi e testi a cura del Seminario di Filologia e Letteratura italiana dell’Università di Friburgo.
COMITATO SCIENTIFICO
Pierantonio Frare, Edoardo Fumagalli, Christian Genetelli,
Uberto Motta, William Spaggiari
Data di inserimento in catalogo: 16.02.2021.