L’autotraduzione è una cosa strana. È una pratica molto comune e allo stessotempo merce piuttosto rara, almeno in certi ambienti – su tutti quelloletterario. Se chiediamo a un buon lettore di nominarci un autotraduttore,nella migliore delle ipotesi tirerà fuori...
“Chissà, forse perché ha la faccia del cavaliere o perché, come credo, ed è molto più probabile, lei doveva essere testimone di ciò che accadrà. Il testimone comodo per qualcuno e scomodo per qualcun altro”.
“Pensa che questo sia il motivo?”
“Temo di sì”...
Questo sito non utilizza cookies di profilazione, nè propri nè di altri siti. Vengono utilizzati cookies tecnici per consentirti una più facile fruizione di alcune funzionalità del sito e Google Analytics per migliorare il sito. Per disattivare i cookies tecnici devi seguire le indicazioni specifiche del browser che hai in uso. Se accedi ad un qualunque elemento successivamente alla lettura di questo banner acconsenti all'uso dei cookies.